Non si esce dalla crisi senza equità e giustizia sociale

category Spi Vercelli 15 Dicembre 2011

Nella manovra che viene imposta al paese manca un chiaro e concreto segno di equità, il rigore è a senso unico e la giustizia sociale è inesistente.

Per lo Spi non è, infatti, equo far pagare il costo della crisi ai pensionati, bloccando la già esigua rivalutazione economica.

Non è equo allungare l’età di accesso alla pensione a milioni di donne e uomini già duramente colpiti dalla crisi che sono senza lavoro e senza ammortizzatori sociali che li tutelino.

Non è equo penalizzare quei lavoratori che dopo oltre 40 anni di lavoro si vedono ledere un diritto e penalizzare la loro pensione solo perchè hanno iniziato a lavorare giovanissimi.

Non è equo lasciare i giovani senza lavoro e in una condizione continua di precarietà.

Perchè tanta reticenza  nel definire una patrimoniale in grado di intervenire sulle grandi rendite finanziarie e i grandi patrimoni? Perchè continua ad essere così modesto il prelievo sui capitali scudati? Perchè non si contrasta seriamente l’evasione fiscale? Perchè non si interviene sugli sprechi, sui settori protetti e sui veri privilegiati? Perchè è così faticoso ridurre i costi della politica?

Pretendiamo  un paese che dia lavoro, un futuro per i giovani, serenità agli anziani e un welfare basato sulla giustizia sociale. Dalla crisi si esce solo con più equità e meno sacrifici scaricati sui soliti noti. Lo Spi non starà fermo a guardare e a subire ma continuerà a combattere affinché l’Italia diventi un paese migliore, più giusto e più equo.

Marco Simonelli        Segretario generale Spi Vercelli-Valsesia

Rosanna Gaietta – Costantino Pezzotta  Segretari Spi Vercelli-Valsesia

Rosario Cellura          Segretario Lega Vercelli

Antonio Celestino      Segretario Lega Santhià-Trino

Gianfranco Stoppa    Segretario Lega Valsesia

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