Dalla parte giusta
L’11 settembre 1973 è il giorno del golpe in Cile. Il governo di Salvador Allende viene rovesciato da un colpo di Stato guidato dall’esercito e dalla polizia nazionale, ordito e realizzato grazie al fattivo sostegno degli Stati Uniti. Allende, primo politico dichiaratamente marxista a governare in America Latina, secondo la versione ufficiale si toglie la vita durante il golpe con un fucile AK-47 regalatogli da Fidel Castro. A governare il Cile arriva una giunta militare con a capo il generale Augusto Pinochet, dittatore sanguinario e reazionario che rimarrà al potere fino al 1990. In Italia la notizia del golpe cileno provoca una profonda rabbia e spinge migliaia di persone a scendere immediatamente in piazza. Cortei imponenti invadono tutte le città d’Italia, guidati dai partiti della sinistra e dal movimento operaio e sindacale. Quello che è successo è molto chiaro. Un governo, di ispirazione socialista e vicino al popolo, è stato ribaltato con la forza da militari e fascisti, con la regia per nulla occulta del governo e dei servizi segreti americani. Il Cile fa paura. In Italia la situazione non è affatto tranquilla e si sono registrati già due diversi tentativi di golpe, con interpreti e mandanti molto simili a quelli cileni. Quel giorno noi c’eravamo. Allora, come oggi, sapevamo da che parte stare.
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