La rivalutazione delle pensioni è salva!

Alla fine il governo ha dovuto fare marcia indietro. Non ci sarà la proroga del blocco della rivalutazione delle pensioni fino al 2023, come era inizialmente previsto dal testo della prossima legge di bilancio e come era stato denunciato a gran voce dallo Spi-Cgil.

Dal 1° gennaio 2022 entrerà quindi in vigore un nuovo meccanismo di rivalutazione che permetterà un maggiore recupero di potere d’acquisto delle pensioni.

Si baserà su tre scaglioni: 100% per la quota fino a 4 volte il trattamento minimo; 90% per la quota da quattro a cinque; 75% per la quota da cinque volte in su.

Per il 2021 invece non cambierà niente, anche perché l’indice di rivalutazione è stato fissato allo 0,0% e questo significa che nell’immediato il valore delle pensioni purtroppo non cambierà.

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