Angela Maria Guidi Cingolani (le 21 donne costituenti)

category Donne, Spi Vercelli 24 Maggio 2018

Angela Maria Guidi coniugata Cingolani (Roma, 31 ottobre 1896 – Roma, 11 luglio 1991) è stata una politica italiana, esponente della Democrazia Cristiana e prima donna a ricoprire la carica di sottosegretario in un ministero della Repubblica Italiana.

Si laureò presso l’Istituto Universitario Orientale di Napoli in lingue e letterature slave. Molto attiva nel movimento cattolico, collaborò a giornali come L’Avvenire d’Italia e il Corriere d’Italia. È stata una delle prime giovani cattoliche a partecipare al Movimento nazionale pro suffragio femminile. Nel 1919 Guidi Cingolani s’iscrive al Partito Popolare Italiano, assumendo la carica di segretaria del gruppo femminile romano fino allo scioglimento del partito nel 1926 ad opera del fascismo.

Nel 1921 fonda il Comitato nazionale per il lavoro e la cooperazione femminile di cui sarà segretaria fino al 1926. Nel 1922 è nominata dal Ministero dell’Industria e commercio membro del Comitato delle piccole industrie e dell’artigianato. Alla caduta del fascismo aderisce alla Democrazia Cristiana divenendone consigliere nazionale dal 1944 al 1947.

Nominata alla Consulta Nazionale nel 1945, fu la prima donna ad intervenire nelle discussioni con un forte intervento a favore della parita uomo-donna:

L’anno dopo alle Elezioni politiche italiane del 1946 è eletta alla Costituente e nel 1948 deputata nella prima legislatura. Nel 1951 in occasione della formazione del suo settimo governo, Alcide De Gasperi decide di affidarle la carica di sottosegretario per l’artigianato al Ministero dell’Industria e del commercio. Alle elezioni politiche italiane del 1953 non viene rieletta.

Eletta Sindaco di Palestrina nel 1954, mantiene la carica fino al 1965. Durante il suo mandato si dedica energicamente all’opera di ricostruzione post-bellica della cittadina del Lazio ed alla valorizzazione del suo patrimonio artistico e archeologico. È presidente del Centro studi palestriniani fino al 1991, anno della sua morte. Nel 1986, nell’ambito della cerimonia per il suo novantesimo compleanno a Palestrina, organizzata del Sindaco Nazareno Dolce, riceve da Amintore Fanfani, Presidente del Senato, una medaglia d’oro al merito della sua attività politica.

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