Nadia Gallico Spano (le 21 donne costituenti)
Nadia Gallico Spano (Tunisi, 2 giugno 1916 – Roma, 19 gennaio 2006) è stata una politica italiana, membro dell’Assemblea costituente italiana e deputato del Partito comunista italiano.
Nata Nadia Gallico in una famiglia d’emigrati in Tunisia, nel 1938, aveva aderito al Partito comunista con i fratelli Loris, Ruggero e Diana. Militante nella Resistenza durante l’occupazione tedesca della Francia, fu condannata per la sua attività politica dal regime collaborazionista di Petain. La situazione degenerò rapidamente in Tunisia allo scoppio della guerra. Nel maggio del 1939, intanto, Nadia Gallico sposa Velio Spano, dirigente centrale del Partito Comunista Italiano. Si sottrasse alla cattura e riuscì a raggiungere fortunosamente l’Italia nel 1944 dopo le quattro giornate di Napoli, dove fu una delle protagoniste del processo di rifondazione dello Stato e della nascita della Repubblica. Fu infatti una delle ventuno donne elette all’Assemblea costituente e, tra il 1948 e il 1958 è stata parlamentare comunista. Ha partecipato alla fondazione dell’Unione Donne Italiane e del settimanale Noi Donne, che ha diretto sino al 1945. Ha presieduto fino al 1958 l’Unione Donne Sarde.
Si è impegnata sui problemi di politica internazionale, del Mezzogiorno e della questione femminile; è stata attiva nella presidenza dell’ANPPIA (Associazione Nazionale Perseguitati Politici Italiani Antifascisti)
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