Archivi per ‘Donne’

Ciao Anna

category Donne, Partecipare 17 Dicembre 2020

Anna,

abbiamo incontrato in te una amica sensibile a tutto ciò che era reale e non mera apparenza, avremmo voluto ancora fare tante cose con te, perché tu eri “La Donna del fare”.

Hai dato il tuo Amore più profondo al Tuo Carlo e a Barbara ,ma hai dedicato il tempo di una vita al lavoro ,alla scuola ,alla CGIL e poi ancora al sociale ; all’Auser e al Volontariato attivo ,sei stata sempre presente senza risparmiarti mai.

A noi, le  Donne della Camera del Lavoro, come amavi definirci, mancherà il tuo affetto discreto e sincero ,la tua vera esperienza sul campo e la tua onestà intellettuale; il coraggio che sapevi dare a tutte/i nei momenti difficili, e il tuo ragionamento critico e sempre costruttivo .

Sei stata un grande esempio  sulle strade della nostra storia, fatta di impegno ,di lotte e di ideali .

Con Barbara  avevamo deciso di far rivivere  insieme a te la fatica e l’orgoglio di tali conquiste in un momento teatrale rivolto alle giovani generazioni, per lasciare loro il testimone.

Se un giorno riusciremo a realizzarlo certo lo dedicheremo a te Anna e ci sarà la tua voce ferma, pacata e sicura  che sapeva coinvolgere e stimolare tutte/i ad andare avanti , con umiltà e  competenza  perché come ripetevi  spesso: “ I nostri diritti e i comuni  ideali  di giustizia e di solidarietà  vanno difesi sempre”.

Grazie Anna   

            Coordinamento Donne Spi Cgil Vercelli-Valsesia                                                        

Ciao Anna

category Donne, Partecipare 15 Dicembre 2020

Ci ha lasciato la compagna Anna Vetulli, annunciamo con grande dolore la scomparsa di una donna da sempre impegnata nella Cgil e nel sindacato scuola in cui ha ricoperto diversi incarichi e responsabilità e nel sindacato pensionati in cui è stata dirigente impegnata in diversi ruoli e nel coordinamento donne di cui è stata una delle fondatrici appassionata e sempre presente.

Tutto lo Spi-Cgil Vercelli-Valsesia si stringe alla figlia Barbara a cui porge le più sentite condoglianze e la vicinanza degli iscritti tutti.

Grazie Anna per tutto quello che hai fatto e che ci hai lasciato.

Assolto per gelosia?

category Donne 10 Dicembre 2020

Giornata internazionale contro la violenza sulle donne

25 novembre

category Donne, Partecipare 24 Novembre 2020

25 NOVEMBRE, GIORNATA INTERNAZIONALE CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE

category Donne, Partecipare 21 Novembre 2020

E’ morta Rossana Rossanda

category Comunicati Stampa, Donne 20 Settembre 2020

Ci ha lasciati all’età di 96 anni la compagna Rossana Rossanda.

Antifascista, militante del Pci, a lungo responsabile cultura del partito, nel 1969 radiata dal Pci assieme a Castellina, Magri, Pintor, Parlato Natoli, Menapace ed altri, per le posizioni assunte all’interno del Pci soprattutto dopo l’invasione della Cecoslovacchia ad opera dell’URSS, fu tra le fondatrici della rivista e poi del quotidiano comunista “Il Manifesto”.

Intellettuale e voce critica della sinistra, marxista non pentita, è rimasta una delle voci più ascoltate della politica italiana ed internazionale.

La “ragazza del secolo scorso” così come il titolo di un libro che aveva scritto nel 2005 aveva attraversato il secolo e il millennio, come per i ragazzi della sua generazione, sconvolgendo la sua vita dedicandola alla politica ed all’impegno per l’affermazione della democrazia per i diritti delle donne, alla difesa dei più deboli e svantaggiati e soprattutto all’affermazione della classe lavoratrice.

Il suo esempio resterà come perenne eredità per tutti noi.

Attacco della regione Piemonte ai diritti delle donne

category Comunicati Stampa, Donne 16 Settembre 2020

Auguri alla nostra iscritta centenaria

La lega Spi di Vercelli con tutti i suoi iscritti porge i suoi più affettosi auguri alla nostra iscritta Ivaldi Adele Maria che l’8 marzo ha compiuto 100 anni.

8 marzo 2020

In occasione dell’8 marzo 2020, a causa del coronavirus non potremo essere nelle piazze italiane e del mondo come previsto dai movimenti femministi.

 Vogliamo comunque essere presenti e far sentire la nostra voce di donne giovani e pensionate ed esporre le nostre rivendicazioni.

La povertà femminile continua ad aumentare. Siamo il quart’ultimo paese in Europa per occupazione femminile: solo il 48% delle donne ha accesso al lavoro e spesso si tratta di lavoro precario, svalutato, mal pagato!

Ancora oggi, le donne sono retribuite in media il 23% in meno rispetto ai colleghi uomini, anche quando più istruite; il differenziale salariale cresce col crescere del livello dell’istruzione, raggiungendo un picco del 38,5%.

Sono più di 1.400.000 le donne che hanno subito molestie sul luogo di lavoro.

La Legge 194 è sottoposta a pesanti limitazioni che ne impediscono la piena applicazione, l’obiezione di coscienza, oggi, è pari al 78% tra i ginecologi e del 48% tra gli anestesisti. Tale situazione che in alcune Regioni supera il 90%, annulla il diritto sancito dalla Legge.

 Oggi la Legge 194 nel nostro Paese continua ad essere obiettivo di attacchi retrogradi e populisti, veicolati da dichiarazioni “ignoranti” e “razziste” che chiedono di scaricare i costi su quelle aree sociali che subiscono” l’abuso della migrazione”.

Un omicidio su due avviene in famiglia e le vittime per il 67% dei casi sono donne. I percorsi di fuoriuscita dalla violenza non prevedono alcuna forma di sussidio, i finanziamenti pubblici ai centri antiviolenza sono pari a 0,76 centesimi per ogni donna che si rivolge a loro.

Sono più di un milione le donne che dal 2003 a oggi denunciano di aver subito pratiche mediche violente o degradanti in sala parto.

Questi sono solo alcuni dei numeri che raccontano il contesto di disuguaglianza, discriminazione, ingiustizia in cui viviamo. Contesto che conosciamo bene, perché è quello contro cuilottiamo, affermando che violenza di genere è anche, e non secondariamente, violenza economica, che passa, in modo sistemico, per condizioni di sfruttamento volte a minare l’autonomia e l’autodeterminazione delle donne.

Pensiamo sia necessario dare continuità al processo di trasformazione culturale e sociale aperto da ormai quattro anni dai movimenti femministi e, a maggior ragione in questo particolare contesto storico e politico. Riteniamo urgente denunciare la condizione di discriminazione strutturale che riguarda le donne migranti e, di conseguenza, tutte le figure precarie e non pienamente garantite che vivono e lavorano nel nostro paese.

I luoghi di lavoro non possono continuare a riprodurre questo stato di cose; le condizioni di lavoro non possono infliggere ancora tanta diseguaglianza: le lavoratrici troveranno la forza di reagire e rivendicare quel che spetta loro.

Noi donne:

  • Vogliamo parità salariale, un salario degno, un salario minimo almeno a livello europeo e un reddito che sia di autodeterminazione, e non strumento di ricatto e di nuova schiavitù, perché senza autonomia economica non si esce dalla violenza e non c’è libertà.
  • Vogliamo congedi di maternità/paternità e parentali retribuiti al 100%, di uguale durata per entrambi i genitori ed estesi a tutte le tipologie contrattuali.
  • Vogliamo un welfare inclusivo e universale senza discriminazioni in base allo status, al genere, al reddito o alla morale dominante.
  • Vogliamo case rifugio, centri antiviolenza, case delle donne e consultori laici, aperti e autogestiti dalle donne.
  • Vogliamo l’abrogazione dei decreti sicurezza che moltiplicano violenza, razzismo e sfruttamento dentro e fuori i confini, soprattutto sui corpi delle donne, e che sanzionano il diritto di manifestare.
  • Vogliamo l’abrogazione della Legge Bossi Fini e la chiusura dei Cpr (centri per il rimpatrio).
  • Vogliamo un permesso di soggiorno europeo senza vincoli lavorativi e familiari per la libertà di movimento per le migranti e i migranti.
  • Vogliamo la cittadinanza per chi nasce e cresce in Italia.
  • Vogliamo un’Europa capace di intervenire umanitariamente sulle emergenze migratorie nel Mediterraneo, con una voce comune.
  • Vogliamo un altro modello di sviluppo che rilegga i consumi e la qualità ambientale e della vita con la lente della redistribuzione della ricchezza, e della giustizia ambientale.

Chiediamo di dare un segnale chiaro, pubblico, di sostegno concreto alla lotta che le donne stanno portando avanti da anni e che riguarda tutti. 

Vercelli ,08 marzo 2020 

 Le Donne Cgil e SPI Vercelli -Valsesia