24 marzo 1944

Mahsa Amini, a Teheran, il 13 settembre 2022 viene fermata dalla polizia morale dalla Gasht-e Ershad (letteralmente pattuglia della guida), unità speciale che fa rispettare, fra l’altro, il codice di abbigliamento, davanti alla fermata della metro. Non aveva indossato bene il velo. Mahsa passa da un centro di detenzione all’ospedale in cui muore. Trauma cranico e botte; gli agenti della polizia morale dicono che abbia avuto un problema cardiaco.
Il giorno dopo l’annuncio della morte esplodono le proteste nelle città di tutto il Paese, l’insurrezione viene definita rivoluzione delle donne; ad essa si uniscono uomini di ogni età, classe sociale ed etnia. Donna, vita, libertà (Zan, Zendegi, Azadi).
Giovani donne bruciano i foulard, alcune si tagliano i capelli in segno di lutto e solidarietà per Mahsa; altre camminano provocatoriamente in pubblico senza velo.
Le proteste sono indirizzate contro le restrizioni della Repubblica Islamica e hanno radici lontane. Partono dal momento in cui le donne a Teheran organizzano la prima protesta l’8 marzo 1979, dopo che l’ayatollah Khomeini aveva imposto l’uso del velo.
Parmis Hamnava, 14 anni, non muore subito ma più tardi in ospedale. Gli agenti la colpiscono, la picchiano davanti ai suoi compagni. Erano entrati all’interno della scuola ed avevano perquisito i libri scolastici. Dentro ad un suo libro una fotografia strappata di Khomeini.
“Nessuno e niente vincerà mai una giovane donna che legge libri e poesie e ascolta musica, bevendo un caffè”.
Queste giovani donne cui un proiettile di gomma, ben indirizzato, ha tolto un occhio, hanno messo un fiore rosso al posto dell’occhio che non c’è più.
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Astiyazh Haghighi e Amir Mohammad Ahmadi, 20 anni, si amano, ballano davanti alla Torre Azadi, a Teheran. Condannati a oltre dieci anni di prigionia per aver diffuso il video.
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“Il ballo è gioia. È vita. È espressione. Per questa al regime fa paura”, da Labodif.
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La climber iraniana Elnaz Rekabi non indossa il velo, obbligatorio per le atlete della Repubblica Islamica iraniana, alla gara di arrampicata ai Campionati asiatici in Corea del Sud. Lei scompare, al ritorno, per un poco, poi la sua casa viene distrutta.
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Hadis Najafi, 20 anni. Uccisa mentre manifestava a Karaj, uccisa con sei colpi d’arma da fuoco alla testa, al collo, al torace e all’addome.
L’ ultimo video la ritrae mentre si raccoglie i capelli biondi in una coda prima di unirsi alle manifestazioni.
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Ghazal Ranjkesh, studentessa di Giurisprudenza di Bandar Abbas, un agente le spara un proiettile in faccia.
“Sono sopravvissuta e devo vivere; perché ho una storia che non è ancora finita. Perché non ho ancora visto il giorno che ‘devo’ vedere”.
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Per arrivare ad oggi. Gli iraniani dentro e fuori l’Iran adesso vogliono la caduta di molte istituzioni che costituiscono il nizam-e eslami, o sistema teocratico, e il velayat-e faqih, o governo di un capo religioso supremo e, tra le altre cose, la gasht-e ershad nota in Occidente come polizia morale. Vogliono una nuova Costituzione. Gli iraniani chiedono un Paese libero dal dogmatismo religioso e politico, i giovani vogliono costruirsi un futuro da uomini liberi, la maggior parte dei manifestanti ha un’età compresa tra i 15 e i 25 anni. Le donne vogliono conquistare un legittimo ruolo di centralità. Non è una lotta per le donne ma una lotta, per la società nella loro società, di tutti gli iraniani che condividono la stessa causa. I diritti di tutti. Passano da un velo, un ballo, un bacio in pubblico, in ciò sta il significato storico e globale di questa lotta.
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“Che immenso coraggio queste/i giovani. Imparare da loro.
E, per noi donne, non dimenticare mai di far splendere la nostra
differenza. Proprio quella che fa tanta paura al regime”, da Labodif.
Il Coordinamento Donne SPI CGIL Vercelli Valsesia
8 marzo 2023
disegni di Imma Fazzone (clicca sulla immagine per ingrandirla)
Lo Spi Cgil Vercelli Valsesia augura un felice 100esimo compleanno alla sua iscritta Bertoia Pia, un augurio di felice e serena ricorrenza.
Il congresso provinciale dello Spi-Cgil Vercelli-Valsesia tenutosi il 9 gennaio 2023 ha eletto, alla fine dei suoi lavori il nuovo segretario generale riconfermando nella carica il compagno Gianni Marchioro segretario uscente.
A Gianni Marchioro da tutto lo spi i migliori auguri di buon lavoro.
I giorni 5 6 7 dicembre si sono svolti i congressi delle leghe spi cgil di Vercelli Santhià-Trino e Valsesia
Nelle prime due sono stati rieletti i segretari uscenti Narciso Mior e Pier Mario Cascina nella lega Valsesia è stato eletto come nuovo segretario Vittorio Gamba
Lo Spi cgil Vercelli Valsesia rivolge ai segretari eletti gli auguri di buon lavoro
Si terrà il 17 novembre all’Auditorium Parco della Musica di Roma “Risposte!”, l’Assemblea nazionale dei pensionati e delle pensionate di Spi-Cgil, Fnp-Cisl e Uilp-Uil.
Al centro dell’Assemblea i grandi temi che riguardano da vicino la vita di milioni di pensionati e di persone anziane ai quali il governo non ha ancora dato sufficiente attenzione.
I Sindacati rivendicano da tempo interventi a sostegno del
potere d’acquisto delle pensioni e richiedono l’allargamento della
platea dei beneficiari della 14esima nonché un sistema più equo di
rivalutazione.
Sulla sanità, benché si apprezzi l’aumento del Fondo, si rimarca la necessità di una riforma complessiva del Servizio sanitario nazionale, maggiormente incentrata
su territorialità e domiciliarità e l’emanazione di una Legge quadro
nazionale sulla non autosufficienza, introdotta già a partire dalla
prossima legge di bilancio.
Infine il tema delle tasse, con la richiesta di un intervento che possa ridurre la pressione fiscale sui lavoratori e i pensionati, che le pagano più di tutti.
All’Assemblea parteciperanno anche i Segretari generali di Cgil, Cisl e Uil Maurizio Landini, Luigi Sbarra e Pierpaolo Bombardieri.
I lavori inizieranno alle ore 9.30 e saranno trasmessi in diretta sulla pagina Facebook dello Spi-Cgil.