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PENSIONI: ATTENZIONE ENTRO GIUGNO LA VERIFICA DEI REDDITI

category Spi Vercelli 25 Giugno 2009

Entro il 30 giugno i pensionati devono dichiarare all’ente di previdenza i redditi diversi dalle pensioni con i modelli “RED”.
La verifica di quest’anno è contrassegnata da alcune novità che sono state introdotte dalla L.14/2009.
La più importante novità consiste nel fatto che per tutta una serie di prestazioni (integrazione al trattamento minimo, maggiorazioni sociali, diritto all’assegno sociale, somma aggiuntiva (14°), assegni e indennità di invalidità civile, ecc…) l’accertamento del diritto si baserà su un valore certo dato dal reddito dell’anno precedente e non più, come in passato, su quello presunto riferito all’anno in corso.
Questo vuol dire che nel 2009 va pertanto dichiarato il reddito del 2008 in base al quale sarà confermato, ridotto o aumentato l’importo spettante fino al 30 giugno del 2010.
La nuova procedura ha lo scopo principale di ridurre il rischio di gravosi recuperi a carico dei pensionati, causati dal superamento dei limiti di reddito fissati dalla legge.
Come consuetudine le dichiarazioni reddituali vanno presentate ai Caf che svolgeranno gratuitamente tutte le operazioni necessarie. Per non perdere tempo ed evitare inutili attese, è consigliabile prendere un appuntamento.
Con la verifica di quest’anno scattano misure più severe per chi non presenta in tempo la dichiarazione. In questo caso l’ente di previdenza invia, dapprima un sollecito con lettera raccomandata. Se l’invito a inviare il modello RED nei successivi 30 giorni cade nel vuoto, la pensione o la parte di essa collegata al reddito sarà sospesa a partire dalla mensilità di ottobre.
Chi si verrà a trovare il questa situazione, potrà successivamente, anche attraverso il SPI o l’INCA, rimediare senza subire alcun danno se farà pervenire all’ente la dichiarazione reddituale, sempre relativa ai redditi 2008, entro il 30 giugno del 2010. In questo caso otterrà il ripristino dell’assegno con tutti gli arretrati. Ma se tarderà oltre un anno alla consegna del modello RED perderà tutti gli arretrati.

Indennizzo per i danneggiati da “sangue infetto”

category Spi Vercelli 27 Aprile 2009

La corte di Cassazione dice che l’indennizzo va rivalutato:circa 300 euro in più a bimestre, gli arretrati dalla data di presentazione della domanda
Una breve nota esplicativa sulla questione: l’indennizzo concesso ai soggetti danneggiati da sangue infetto previsto dalla legge 210/92 si compone di due voci: la prima voce, un assegno, che costituisce una parte minima dell’indennizzo, determinato nella misura di cui alla tabella B allegata alla legge 29 aprile 1976, n. 177 e quindi di importo variabile in relazione alla categoria attribuita; la seconda voce, di importo pari ad euro 6.171,96 annui per tutte le categorie, è l’indennità integrativa speciale di cui alla legge 27 maggio 1959, n. 324 (art. 2, commi 1 e 2 della Legge 210/92). Questo importo non è mai stato rivalutato dal Ministero e pertanto è rimasto fermo al 1992 (anno di entrata in vigore della legge). Il Ministero, infatti, rivaluta soltanto la voce “assegno” che è una parte minima dell’intero importo e non anche l’“indennità integrativa speciale” che è pari ad euro 6.171,96 annui e che quindi (come ben sa chi percepisce l’indennizzo) costituisce la parte più cospicua dello stesso.
La Corte di Cassazione, con le sentenze n. 15894 del 2005 e n. 18109 del 2007, ha riconosciuto legittima e fondata la richiesta per cui va annualmente adeguato sulla base del tasso di inflazione programmata l’intero indennizzo, comprensivo della indennità integrativa speciale e non della sola voce assegno.
I Supremi Giudici hanno ritenuto che l’indennizzo va considerato globalmente come un solo emolumento, stante la natura dell’indennità integrativa speciale, così come considerata dalla Corte Costituzionale nella sentenza n. 403/98.

Coloro che già percepiscono l’indennizzo hanno diritto ad ottenere:
1) un indennizzo di importo superiore (di circa 300 euro a bimestre) di quello attuale da durare a vita;
2) gli arretrati sugli importi della rivalutazione maturata e non corrisposta (circa 1600 euro all’anno fino ad un massimo di dieci anni );
3) gli interessi moratori sugli arretrati corrisposti in ritardo.

Per le procedure per ottenere la rivalutazione dell’indennizzo e per ulteriori informazioni è possibile contattare
le Leghe SPI o direttamente
Cittadinanzattiva – Tribunale dei Diritti del Malato ai seguenti recapiti:
0161 94490 cell 3385291737 pier.luigi.monti@alice.it

Contributi per assistere a domicilio gli anziani non autosufficienti

category Spi Vercelli 8 Aprile 2009

La Regione erogherà assegni di cura a 5.100 persone
(L’attuazione del provvedimento è subordinata alla sottoscrizione, entro 60 giorni, di accordi sulle modalità organizzative tra le Asl e gli enti gestori delle funzioni socio-assistenziali)
Per l’assistenza a domicilio degli anziani non autosufficienti sarà possibile usufruire di un contributo economico della Regione, che potrà essere riconosciuto per il lavoro di cura svolto da figure professionali regolarmente assunte, da familiari o da volontari, nonché per l’acquisto di servizi come il telesoccorso e la consegna dei pasti presso l’abitazione.
Continua

Legambiente/Cgil: ricetta anticrisi a quattro mani

category Spi Vercelli 12 Marzo 2009

La Cgil e Legambiente propongono all’esecutivo quattro linee di intervento che potrebbero mettere in moto 15 miliardi di euro annui di risorse aggiuntive rispetto a quelle già programmate, sia nazionali che europee, corrispondenti a circa l’1% del Pil. E grazie a queste risorse, dicono Cgil e Legambiente, sarebbe possibile creare 350mila nuovi posti di lavoro l’anno.
Continua…
Da Rassegna sindacale

il 5 marzo a Roma

category Spi Vercelli 6 Marzo 2009

c’eravamo anche noi

le foto dello SPI Vercelli Valsesia

dal sito di Radio Art 1

intervento di Carla Cantone

intervento di Guglielmo Epifani

Il filmato della manifestazione

palco

le foto dello SPI Nazionale