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25 Novembre 2016 Giornata contro la violenza sulle donne
PENSIONI, COSA PORTIAMO A CASA
Dopo la mobilitazione unitaria del 2 aprile e la manifestazione del 19 maggio a Roma si è aperto il tavolo con il governo sulle pensioni. Dopo quattro mesi di confronto il 28 settembre abbiamo sottoscritto un protocollo d’intesa. Questi i risultati che abbiamo raggiunto.
Le ragioni del NO al Referendum costituzionale
Accordo comune Santhià e OO.SS.
Sono stati sottoscritti nei giorni scorsi due importanti accordi tra il comune di Santhià e le organizzazioni sindacali Cgil Cisl Uil e i sindacati pensionati riguardo la costituzione di un Fondo per le emergenze sociali.
Qui potete visualizzare e scaricare i documenti.
Assemblea generale CGIL Nazionale ha approvato odg per il NO alle modifiche costituzionali
…La Cgil, dunque, valuta la modifica costituzionale da una parte un’occasione persa per introdurre quei necessari cambiamenti atti a semplificare, rafforzandole, le istituzioni e, dall’altra, giudica negativamente quanto disposto da tale modifica perché introduce, senza migliorare la governabilità né il processo democratico, un rischio evidente di concentrazione dei poteri e delle decisioni: dal Parlamento al Governo, dalle Regioni allo Stato centrale. Ferma restando la libertà di posizioni individuali diverse di iscritti e dirigenti, trattandosi di questioni costituzionali, dopo questi mesi di discussione sul merito della riforma, l’Assemblea generale della CGIL invita a votare NO in occasione del prossimo Referendum costituzionale.
Sentenza Corte Costituzionale: legittimo il contributo dagli assegni più elevati
I giudici costituzionali hanno giudicato il contributo coerente con la legge fondamentale poichè rispetta il principio di progressività e, pur avendo riconosciuto che esso rappresenta un sacrificio per i pensionati, è comunque sostenibile per il loro livello di reddito superiore da 14 a oltre 30 volte rispetto alle pensioni minime.
Si sta parlando dele cosiddette “pensioni d’oro”, oltre i 91.000 euro annui.
La penalizzazione ha colpito, con un taglio del 6%, gli assegni di importo annuo compreso tra 91.343,99 e 130.491,40 euro
Il taglio è salito al 12% per le pensioni tra 130.491,41 e 195.737,1 euro.
E’ arrivato al 18% per gli importi superiori.