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Inaccettabile ed inqualificabile manovra del Governo sui nuovi voucher

Invito allo spettacolo teatrale “La passione secondo Maria”. Teatro Civico Vercelli

Lo spettacolo “La passione secondo Maria”, con Graziano Giacometti, Francesca Pastorino e Daniele Conserva, si terrà al Teatro Civico di Vercelli giovedì 25 maggio, alle ore 21.

Lunedì 1 giugno 1914, Borgosesia: c’è una donna che solo con il proprio credo cerca di fermare un esercito a cavallo e di sostenere la lotta sindacale di centinaia di lavoratori. Libera, coraggiosa, emancipata, impegnata, pacifista: questa è Maria Giudice, una donna capace di dirigere una Camera del Lavoro e una Federazione del Partito socialista. Lo spettacolo vuole far conoscere una figura di donna che divenne un simbolo di forza, un esempio di lotta e di emancipazione: “Sono piccola. Sono umile. Ma sono libera e consapevole”.

L’iniziativa è organizzata da Associazione culturale Mano d’Opera e Istituto per la storia della Resistenza e della società contemporanea nel Biellese, nel Vercellese e in Valsesia in collaborazione con Città di Vercelli, Cgil Vercelli e Valsesia, Cisl e Uil Piemonte orientale

Ingresso libero.

Manifestazione 6 Maggio a Roma

Programma 1° Maggio a Vercelli

Invito all’incontro “Stare bene… ad ogni età”

Invito spettacolo teatrale Borgosesia 10 marzo

Il governo deve decidere subito la data per i referendum della CGIL!

Michele ucciso da una realtà che distrugge i sogni

La denuncia dei genitori: “Nostro figlio ucciso dal precariato, il suo grido simile ad altri che migliaia di giovani probabilmente pensano ogni giorno di fronte a una realtà che distrugge i sogni”. Michele ha scritto: “Non posso passare il tempo a cercare di sopravvivere”. Ecco il suo scritto-denuncia

Con questa lettera un trentenne friulano ha detto addio alla vita. Si è ucciso stanco del precariato professionale e accusa chi ha tradito la sua generazione, lasciandola senza prospettive. La lettera viene pubblicata per volontà dei genitori, perché questa denuncia non cada nel vuoto: «Di Michele – dice la madre – ricorderemo il suo gesto di ribellione estrema e il suo grido, simile ad altri che migliaia di altri giovani probabilmente pensano ogni giorno di fronte ad una realtà che distrugge i sogni»

Leggi la lettera di Michele

I pensionati non dovranno restituire lo 0,1% della rivalutazione 2015

Contrordine, i pensionati non dovranno restituire lo 0,1% della rivalutazione 2015
Il Ministro Poletti annuncia un emendamento al Milleproroghe

Contrordine del governo sulla restituzione da parte dei pensionati dello 0,1% della rivalutazione del 2015.
Dopo la denuncia dello Spi-Cgil il Ministro Poletti ha annunciato che presenterà un emendamento al decreto Milleproroghe per risolvere la questione congelando l’intervento.
“E’ la conferma che ci voleva poco a risolvere la questione – ha commentato il Segretario generale dello Spi-Cgil Ivan Pedretti – ora aspettiamo di vedere l’emendamento”.

(Roma, 18 gennaio 2017)

Tegola sui pensionati, dovranno restituire la rivalutazione

Lo denuncia lo Spi Cgil, rilevando come nel decreto Milleproroghe non ci sia l’intervento con cui il governo aveva promesso di risolvere la questione. “Penalizzati gli assegni più bassi, il ministro Poletti deve intervenire urgentemente”
Una tegola rischia di abbattersi sui pensionati italiani che da febbraio potrebbero essere costretti a restituire allo Stato parte della rivalutazione degli assegni risalente all’anno 2015. Si tratta nello specifico dello 0,1% di differenza tra l’inflazione programmata e quella effettiva su cui è stato calcolato l’adeguamento al costo della vita delle pensioni. Lo denuncia lo Spi Cgil, rilevando come nel decreto Milleproroghe non ci sia l’intervento con cui si doveva risolvere la questione.

“In questo modo  tutte le pensioni avranno una perdita di valore. Nel caso di una pensione al minimo la perdita sarà di 6,50 euro all’anno e di 13 euro per una da 1.000 euro. Cifre che possono sembrare di poco conto, ma che incidono in particolare sulle pensioni basse per le quali qualche euro in più o in meno al mese fa la differenza”.

Lo scorso anno il governo intervenne rimandando questa restituzione a quando l’economia fosse effettivamente in ripresa neutralizzandone così gli effetti negativi. “Anche quest’anno – conclude lo Spi – il governo si era reso disponibile ad intraprendere la stessa strada ma per ora non lo ha fatto. Chiediamo pertanto al ministro Poletti di intervenire urgentemente per evitare che si penalizzino ancora una volta milioni di pensionati italiani”.