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Ciao Anna

category Donne, Partecipare 15 Dicembre 2020

Ci ha lasciato la compagna Anna Vetulli, annunciamo con grande dolore la scomparsa di una donna da sempre impegnata nella Cgil e nel sindacato scuola in cui ha ricoperto diversi incarichi e responsabilità e nel sindacato pensionati in cui è stata dirigente impegnata in diversi ruoli e nel coordinamento donne di cui è stata una delle fondatrici appassionata e sempre presente.

Tutto lo Spi-Cgil Vercelli-Valsesia si stringe alla figlia Barbara a cui porge le più sentite condoglianze e la vicinanza degli iscritti tutti.

Grazie Anna per tutto quello che hai fatto e che ci hai lasciato.

La procura di Roma accusa l’Egitto per la morte di Regeni

category Spi Vercelli 12 Dicembre 2020

La procura di Roma ha detto dopo più di 4 anni che il regime di al Sisi è responsabile della morte di Giulio Regeni. Uno dei testi sentiti dalla procura di Roma ha visto Giulio morire lentamente. Ha lavorato per 15 anni in una villa di epoca nasseriana, diventata sede del ministero degli interni e luogo scelto dalla National Security per torturare i cittadini stranieri sospettati di minare alla sicurezza dello Stato.
È lì, nella stanza 13 del primo piano, che Giulio è stato seviziato: «Ha visto lì Regeni con due ufficiali e due agenti, c’erano catene di ferro, lui era mezzo nudo e aveva segni di tortura, delirava nella sua lingua. Un ragazzo molto magro, sdraiato per terra, con il viso riverso con manette che lo tenevano a terra, segni di arrossamento sulla schiena». E’ stato torturato ed ucciso in modo efferato da un regime a cui abbiamo appena venduto due fregate per 1,2 miliardi e con cui siamo in trattattive per forniture militari per altri 10 miliardi, Il dittatore di questo stato è appena stato insignito dalla Francia con la sua più alta onorificenza, la Legion d’Onore. L’Italia non ha proprio nulla da dire o da fare per difendere la memoria di un suo concittadino e rendergli putroppo, una postuma giustizia?

Assolto per gelosia?

category Donne 10 Dicembre 2020

In pagamento le pensioni di dicembre!

category Spi Vercelli 25 Novembre 2020
Anche per il mese di dicembre è anticipato e scaglionato il pagamento delle pensioni per chi le riscuote in contanti presso le Poste Italiane.
Bisogna recarsi agli sportelli secondo la seguente turnazione alfabetica:

25 novembre → cognomi dalla A alla B
26 novembre → cognomi dalla C alla D
27 novembre → cognomi dalla E alla K
28 novembre (mattina) → cognomi dalla L alla O
30 novembre → cognomi dalla P alla R
1 dicembre → cognomi dalla S alla Z

Importante!
Sarà possibile riscuotere la pensione in qualsiasi sportello postale in Italia.

Per chi non ritira la pensione in contanti, l’accredito sui conti correnti postali verrà effettuato direttamente il 25 novembre.

I pensionati che ritirano la pensione in contanti alle Poste e hanno un’età pari o superiore ai 75 anni possono chiedere all’Arma dei Carabinieri la consegna gratuita a domicilio della pensione.
Per informazioni sul servizio c’è il numero verde 800 55 66 70

Nota bene: queste misure sono valide unicamente per i pensionati che riscuotono la pensione negli uffici postali.

Non sono invece interessati tutti quei pensionati che hanno l’accredito della pensione in banca, che la riceveranno direttamente sul proprio conto l’1 dicembre.

 

Giornata internazionale contro la violenza sulle donne

25 novembre

category Donne, Partecipare 24 Novembre 2020

25 NOVEMBRE, GIORNATA INTERNAZIONALE CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE

category Donne, Partecipare 21 Novembre 2020

La rivalutazione delle pensioni è salva!

Alla fine il governo ha dovuto fare marcia indietro. Non ci sarà la proroga del blocco della rivalutazione delle pensioni fino al 2023, come era inizialmente previsto dal testo della prossima legge di bilancio e come era stato denunciato a gran voce dallo Spi-Cgil.

Dal 1° gennaio 2022 entrerà quindi in vigore un nuovo meccanismo di rivalutazione che permetterà un maggiore recupero di potere d’acquisto delle pensioni.

Si baserà su tre scaglioni: 100% per la quota fino a 4 volte il trattamento minimo; 90% per la quota da quattro a cinque; 75% per la quota da cinque volte in su.

Per il 2021 invece non cambierà niente, anche perché l’indice di rivalutazione è stato fissato allo 0,0% e questo significa che nell’immediato il valore delle pensioni purtroppo non cambierà.

Nuovo tentativo di bloccare la rivalutazione delle pensioni

Non è mai colpa loro!