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800.333.444 nuovo numero verde unico della Regione Piemonte

category Agevolazioni 8 Febbraio 2010

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Contact Center

La Regione Piemonte ha messo a punto un sistema informativo multicanale per guidare l’utenza sui servizi ad hoc creati dall’Amministrazione; sulla logistica ed i trasporti regionali, sulla formazione e lavoro, con particolare attenzione sull’informativa turistico-culturale curata nel dettaglio per valorizzare al massimo le risorse del territorio.

La struttura informativo-dispositiva è multilingua ed usufruibile attraverso mail, web, dispositivi mobili e nel medio periodo anche attraverso sistemi di navigazione proattiva, chat, totem informativi.

L’obiettivo a breve termine è quello di rendere sempre più completa e dettagliata l’informativa disponibile in modo che l’800333444 sia sempre di più uno strumento efficace d’accesso per l’utente che desidera conoscere, approfondire e contattare un’Amministrazione in continua crescita in relazione con le attività anche di altri Enti correlati.

Il Numero Verde Unico della Regione Piemonte attraverso i servizi dispositivi, intende raggiungere l’utenza per mantenerla informata sulle tempistiche, sulla validazione e sull’iter procedurale di una pratica o documentazione inoltrata alla Pubblica Amministrazione. I servizi specializzati attivati riguardano la Ragioneria, il Bollo Auto, la Sanità, l’Istruzione, la Formazione ed il Lavoro, le Politiche Sociali e l’Ambiente

clicca per accedere al sito   http://www.800333444.it/

Sindaci, battete un colpo!

category Eventi 2 Febbraio 2010

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Ridurre le tasse a lavoratori e pensionati, se non ora quando?

category Eventi 1 Febbraio 2010

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Quoziente familiare? Lo Spi dice: no, grazie

category Congresso 1 Febbraio 2010

Perché è il modello fiscale dell’ingiustizia: premia le famiglie ricche e danneggia quelle con redditi bassi e medi.
Perché è un meccanismo che scoraggia fortemente il lavoro delle donne

In questi giorni il Governo torna a proporre il quoziente familiare, nell’ambito di una annunciata riforma fiscale, con la falsa affermazione che si tratta di una agevolazione per tutte le famiglie. Ma la realtà è ben diversa, perchè il quoziente premia la famiglia con un reddito molto elevato in cui il marito guadagna molto più della moglie; il guadagno è massimo se la moglie non lavora. Ci perde invece una famiglia con reddito basso in cui la moglie lavora e ha un reddito vicino a quello del marito.
Facciamo due esempi di famiglie monoreddito con due figli:
– con 15.000 euro annuali di reddito perdono 2.072 euro, ovvero quasi 200 euro al mese
– con 100.000 euro annuali di reddito guadagnano 9.064 euro.

Per capire come funziona davvero il quoziente familiare ricordiamo che si ottiene con la somma di tutti i redditi della famiglia, dividendo poi il risultato per il numero dei suoi componenti, secondo determinati coefficienti. In compenso però vengono soppresse le detrazioni fiscali oggi previste per le famiglie.
Ecco perché lo Spi, che rappresenta milioni di pensionati con redditi bassi e medi, che subirebbero perdite consistenti da questa operazione, è decisamente contrario all’introduzione del quoziente. Esistono anche strumenti tradizionali, come le detrazioni e gli assegni al nucleo familiare, che producono effetti molto più equi per le famiglie, specie quelle con redditi bassi o medi che verrebbero appunto penalizzate dalla introduzione del quoziente.

Leggi l’articolo sul Sito dello SPI Nazionale

Raccolta fondi per Haiti

category Partecipare 28 Gennaio 2010

Confindustria e CGIL CISL UIL, di fronte alla drammaticità della situazione
determinatasi a causa del sisma che ha colpito le popolazioni dei territori della
Repubblica di Haiti e in primo luogo la città di Port-au-Prince, decidono congiuntamente
di sostenere un impegno di solidarietà verso le popolazioni così duramente colpite.

A tale scopo viene attivato un “Fondo di intervento a favore delle popolazioni della
Repubblica di Haiti” nel quale, a seguito dell’invito rivolto loro da Confindustria e CGIL,
CISL e UIL, confluiranno contributi volontari da parte dei lavoratori pari ad 1 (una) ora di
lavoro e un contributo equivalente da parte delle imprese.

Detti contributi verranno raccolti tramite il c/c n° 8000046 Codice IBAN: IT 11 U 01030
03201 000008000046.
attivato presso Monte Paschi Siena intestato a Confindustria, CGIL, CISL, UIL FONDO
PER POLAZIONI DELLA REPUBBLICA DI HAITI, con la firma congiunta di un
rappresentante per organizzazione appositamente delegato dal rappresentante legale
di ciascuna di queste.
La raccolta dei fondi avrà termine entro il 31 luglio 2010.

al via le assemblee congressuali

category Congresso 25 Gennaio 2010

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Ridurre le tasse a lavoratori e pensionati

category Spi Vercelli 17 Gennaio 2010

Bisogna ridurre le tasse sui redditi da lavoro e da pensione, perché: evasione
• L’Italia è al 1°posto nella classifica europea per la pressione fiscale sul lavoro (44,0%) e al 4°posto se confrontiamo la pressione fiscale generale (43,3%);
• Dal 1980 ad oggi la pressione fiscale è aumentata del 12,5% a carico dei lavoratori dipendenti e dei
pensionati, principalmente a causa della mancata restituzione del drenaggio fiscale che, solo tra il 2002 e il 2008, ha causato una perdita di 1.182 euro cumulati;
• L’aumento della pressione fiscale sul lavoro, dal 1980 ad oggi, ha prodotto sui redditi da lavoro dipendente e
da pensione una perdita annuale mediamente di 3.285 euro, pari a circa 274 euro mensili in meno in busta paga.
Lunedì 11 gennaio 2010, come da mandato del Direttivo del 22 dicembre 2009, la Segreteria ha formalmente inviato al Governo le proposte per aprire un tavolo di confronto per la riforma fiscale.
Nel sostenere le nostre proposte rendiamo evidente che il costo della riforma è di circa 1,5 punti di PIL, da attuarsi in un triennio. L’obiettivo principale della proposta di riforma è quello di ridurre significativamente il carico fiscale che grava sui lavoratori dipendenti e sui pensionati attraverso un intervento immediato sui redditi da lavoro dipendente e da pensione (500 euro entro marzo 2010), sostenendo così la domanda interna. L’obiettivo è quello di avviare la riforma strutturale per diminuire le tasse mediamente di 100 euro mensili nel corso del prossimo triennio ai lavoratori dipendenti, ai pensionati e alle famiglie con reddito medio – basso, generando così una maggiore giustizia fiscale.
In questo quadro la CGIL propone:
• Un Patto fiscale con tutti i contribuenti onesti. Occorre affrontare una volta per tutte ed in maniera determinata il fenomeno dell’evasione fiscale. L’incremento delle entrate attraverso il contrasto all’evasione fiscale è uno strumento indispensabile per la produzione di risorse necessarie alla realizzazione di qualsiasi progetto di riforma fiscale;
•La revisione della struttura dell’IRPEF, a partire dal superamento strutturale del drenaggio fiscale: l’incremento
della detrazione da lavoro dipendente e l’uniformità della detrazione da pensione a quella del lavoro dipendente;
l’innalzamento e l’unificazione delle attuali quote esenti per i redditi da lavoro e da pensione; la riduzione della
prima aliquota dal 23% al 20% per favorire i redditi medio-bassi e della terza dal 38% al 36%; la costituzione di
uno strumento di sostegno unico per le famiglie con figli che integri gli attuali Assegni per il Nucleo Familiare e le
detrazioni IRPEF per figli a carico; un bonus fiscale per coloro che non sono in grado di usufruire appieno delle
detrazioni spettanti (gli incapienti);
•L’armonizzazione a livello europeo del livello di tassazione sulle rendite al 20%. In Europa (EU-25) il livello di
tassazione sulle rendite non è inferiore al 20%. La scelta in Italia di una sola aliquota intermedia (oggi sono due
rispettivamente al 12,5% e al 27%) ridurrebbe la distanza tra prelievo finanziario e prelievo sul lavoro dipendente (aliquota media 25%);
• La costituzione di una nuova Imposta sulle Grandi Ricchezze, ad aliquota progressiva, sulla base del modello
attualmente vigente in Francia che prevede una soglia intorno agli 800 mila euro di patrimonio netto imponibile
per essere soggetti alla “Imposta di solidarietà sulla fortuna”;
•Misure fiscali a sostegno delle nuove generazioni anche nell’ambito di nuove professioni, partendo da
agevolazioni fiscali per favorire attività di studio, formazione e creatività, nonché per superare forme di tassazione improprie;
• Fermo restando che l’insieme delle proposte da noi avanzate affronta principalmente le condizioni di lavoratori
e pensionati, riteniamo che, per quanto concerne la tassazione sulle imprese, vadano previste forme di credito di
imposta automatico sugli investimenti in ricerca, innovazione e formazione, nell’ambito di un sistema di fisco
premiale per le imprese finalizzato alla loro capacità di creare occupazione aggiuntiva di buona qualità (stabile).
SCARICA QUI IL VOLANTINO CGIL

Invalidità civile

category Spi Vercelli 17 Gennaio 2010

Le domande di INVALIDITA’ CIVILE dal 01/01/2010 vanno presentate direttamente all’INPS e non piu’ alle ASL .

FINO A NUOVE DISPOSIZIONI, le domande corredate da: Certificato Medico, domanda in duplice copia, carta identita’ e codice fiscale in fotocopia, potranno essere presentate in forma cartacea tramite il Patronato INCA di vostro riferimento SOLO ED ESCLUSIVAMENTE UTILIZZANDO LA NUOVA MODULISTICA
Mod. A (istante maggiorenne) COD. AP66
Mod. B (istante minorenne e/o inabilitato e/o interdetto) COD. AP 67
MANDATO DI ASSISTENZA E RAPPRESENTANZA INCA
MOD C CERTIFICATO MEDICO

DONNE DEL PUBBLICO IMPIEGO E PENSIONE DI VECCHIAIA

category Spi Vercelli 17 Gennaio 2010

Novità per le donne del pubblico impiego: da gennaio 2010 per il trattamento di vechiaia sono richiesti almeno 61 anni di età, che saliranno con scatti di un anno ogni due fino al 2018 per raggiungere il limite di 65 anni previsto per gli uomini. Le nuove regole, introdotte per rispettare una sentenza della Corte di giustizia europea di due anni fa, si applicano anche alle dipendenti del comparto sanità, comprese le infermiere che per regolamento dovrebbero andare in pensione a 60 anni. Le nuove norme non si applicano alle donne appartenenti alle Forze armate e dell’ordine.

AUMENTO LIMITI ISEE

category Agevolazioni 17 Gennaio 2010

Sono stati fissati i nuovi limiti reddituali e Isee (indicatore della situazione economica equivalente) per il 2010.
In base a queste soglie, definite con la percentuale di perequazione automatica, viene concessa la carta acquisti.
Dal 2009 al 2010 aumenta l’Isee. Nel 2010 possono accedere al beneficio i cittadini che hanno un Isee minore o uguale a 6.235,35 euro (nel 2009 il tetto era pari a 6.192 euro). Ciò significa un aumento del limite di circa 43 euro. Pertanto i limiti reddituali sono pari a 6.235,35 euro per le persone compresa tra 65 e 70 anni e a 8.313,35 euro per chi ha 70 anni o più.
L’Inps precisa poi che sia le domande sia le carte prepagate non hanno alcuna scadenza. Scadono invece le dichiarazioni Isee. L’Istituto ancora precisa che per evitare disagi sulla scadenza della dichiarazione Isee, è previsto l’invio di una lettera a tutti i beneficiari ultra65enni, o a tutti i titolari delle carte nel caso in cui il beneficiario sia un minore.